P.C.T.O

3BE e 3BL

Affreschi

Gli affreschi della Chiesa di San Giorgio sono tutti stati restaurati a partire dal 2016. Quelli presenti nell’abside sono già citati nelle cronache delle visite pastorali che, a partire dal 1567, con S. Carlo Borromeo, costituiscono la più importante fonte riguardo allo stato della Chiesa e agli interventi che si susseguirono nella stessa.Il primo lavoro applicato sugli affreschi delle pareti è stato di tipo conservativo: si è proceduto a rimuovere l’intonaco nelle zone con bolle, con sali e marcescenze per poi stuccarle con la calce. Il lavoro è stato condotto dal laboratorio di restauro di Maria Luisa Lucini.Per pulire gli affreschi ed effettuare l’operazione di descialbo sono stati utilizzati impacchi in polpa di cellulosa, solventi, bisturi e microfrese.Inoltre, tutti gli affreschi presentano dei piccoli buchi, detti “martellinature”, che sono stati fatti in precedenza per assicurarsi che l’intonaco si aggrappasse alla parete. Per rimuoverlo è stata utilizzata la cellulosa, un composto in grado di ammorbidire l’intonaco e lo strato di calce. Dopo lo scialbo, per ricostruire alcune zone dell’affresco, in particolare per ritoccare i piccoli buchi, è stata utilizzata la tecnica del “rigatino”: essa consiste nel riempire i suddetti buchi con delle linee verticali colorate con gli acquarelli, che permettono di riconoscere l’intervento del restauro dell’affresco originario. Oltre a questo, sono state restaurate sia le parti più chiare degli affreschi sia i loro sfondi, per far risaltare le figure.Infine, nel pavimento e nella muratura della Chiesa, così come nel sottotetto, sono stati ritrovati dei frammenti di affreschi dei muri abbattuti in precedenza. 

Abside

Nell’abside è stato tolto l’intonaco anche per 5 - 6 cm, in alcuni punti, evitando di rimuovere lo strato di pellicola pittorica sottostante.

Catino Absidale

Il catino absidale rappresenta il Cristo che mostra i segni della passione (il segno della flagellazione nelle costole e i segni dei chiodi nelle mani). A lato sono presenti i due angeli che tengono in mano i simboli della passione: la croce (quello a destra) e la colonna (quello a sinistra). 

Ritratti dei profeti

Vengono poi raffigurati nel sottarco dell’abside i profeti e i patriarchi dell’Antico Testamento (Mosè – Davide – Abramo – Giona – Daniele – Isaia). Questi affreschi si sono mantenuti in buone condizioni nel tempo, al contrario di altri affreschi della Chiesa di cui non si riesce a riconoscere con precisione ciò che raffigurano.

San Giorgio e il Drago

L’ultimo affresco rappresenta San Giorgio che uccide il drago. La figura di San Giorgio è molto rovinata ma si può capire che è vestito con l’armatura sopra il cavallo bianco nell’intento di uccidere il drago, disteso per terra, con una lancia.